Debora Sbaiz
Dicono di me che sono una visionaria, in realtà mi ritengo solo una donna fortunata che ha potuto realizzare i suoi sogni. La Danza/Movimento Terapia e il Contact Improvisation sono state le mie prime passioni. Queste discipline mi hanno dato l’opportunità di aiutare gli altri e di mettermi in ascolto attraverso il corpo, il cuore e la mente. L’ascolto mi ha portato a sentire forte il disagio dei tempi odierni e soprattutto della Terra che è la nostra dimora e il nostro nutrimento. Da qui è scattato il desiderio irrefrenabile di fare qualcosa per portare concretamente il cambiamento nella vita delle persone, una visione si è delineata su tutte: costruire un oasi di pace, una comunità che fosse il seme per una società diversa e in contatto con la natura. Eccomi ora a realizzare il PROGETTO GAIA TERRA assieme a coloro che condividono la mia visione. L’avventura è iniziata!
Daniele Scurti
Assistente personale per disabilità fisiche, organizzatore di eventi, creatore di vetrate a piombo, apicoltore, ex consulente informatico ed ex paracadutista. Ha collaborato alla realizzazione di alcuni scambi giovanili Erasus+ e collabora al progetto ESC attualmente in corso a Gaia Terra.
25 anni di Yoga, 20 di ballo, 10 di arti marziali, ha insegnato danze della contemporanea tradizione europea (Balfolk) e Yoga, facilita diverse discipline legate alla coscienza corporea, all’espressione e alla comunicazione non verbale.
E’ appassionato di sociocrazia e della via del cerchio. Al momento a Gaia Terra è insieme a Debora responsabile della cucina ed aiuta alla gestione degli eventi e dei volontari.
“Uno degli aspetti preziosi della mia vita è stato prendermi il tempo per viaggiare (numerosi paesi e Rainbow gatherings, alcuni ecovillaggi). E’ così che ho avuto la possibilità di conoscere, imparare e sviluppare alcune delle cose che amo di più.
Quello che mi ha portato a Gaia Terra è stato il desiderio di radicamento, mettermi a servizio di un ambizioso progetto, insieme a persone che ho imparato a conoscere e che mi sono diventate care. Non sono più io a viaggiare per il mondo, ma il mondo stesso a passare per di qua. Dentro di me porto la convinzione che per migliorare la società sia necessario migliorare noi stessi, il nostro rapporto con gli altri e con il pianeta. Per me il Progetto Gaia Terra è un incubatore di pace”.
Damiano Nonis
Fin dalla giovanissima età il piccolo Damiano si mostrava troppo esuberante, quasi al limite dall’essere considerato iperattivo, il suo spirito di autonomia si spingeva a tal punto da prevalere sul prossimo. La scuola rappresentava una gabbia che non gli permetteva una serena convivenza con sé e con gli altri, queste difficoltà lo hanno attratto a tal punto da non volersene più andare.
La curiosità e l’amore lo hanno portato ad interessarsi di tutela della natura e dei diritti alla salute.
Forse l’unico elemento comune dell’intera vita è l’amore e l’attrazione verso le alte terre dove trova una bella metafora di vita e di pratica di libertà.
Tutto è sembrato molto più chiaro e bello quando ha conosciuto il progetto Gaia Terra promosso dall’illuminata Sbaiz nelle sue molteplici sfaccettature ma soprattutto nella sue innumerevoli potenzialità, regalando un nuovo e ben più ampio senso al presente e al futuro.
Riccardo Menolotto
A Gaia Terra mi porta il bisogno di trovare equità, armonia e giustizia sociale. Prima di arrivare mi sono avvicinato e interessato di rapporti sindacali, di attivismo politico e di associazioni di promozione sociali le quali mi hanno permesso di crescere la consapevolezza che è da ciò che si mette nel carrello della spesa e l’azioni quotidiane sono le più efficace per orientarmi verso lo sviluppo sostenibile. A Gaia Terra ho trovato persone motivate con le quali condivido la visione e, finalmente, ho l’opportunità di mettere in pratica quanto appreso fino a oggi e apprenderò domani.
Carola Volpini
Il viaggio di Carola che raccontiamo oggi è avvolto dall’energia di un albero di fico. Carola è proprio seduta ai suoi piedi mentre mi racconta cosa l’ha portata ad essere qui …sotto questo fico che è stata proprio lei a piantare, a Gaia Terra. Carola ha ventinove anni e ha viaggiato parecchio. Ha vissuto in diversi luoghi ed ha sempre avuto una domanda accesa nel cuore, una possibilità aperta: quella di vivere in comunità. Durante la sua ricerca ha fatto esperienze che le hanno permesso di crescere, sentendo però che non era pronta a fermarsi per più tempo in un posto. Il suo viaggio l’ha portata a conoscere Gaia Terra, quasi per caso, per un evento di acro-yoga, ed è stato amore a prima vista. Ha scelto di attendere, per ascoltarsi e capire se era davvero sicura di restare. È tornata per passare qui un periodo più lungo, ed ha osservato che quell’entusiasmo iniziale non calava. Ora si sente sicura e ha deciso di intraprendere il percorso per diventare residente a Gaia. Non ha più paure né dubbi. Quel seme, vivo fin da subito, è cresciuto in lei grazie a incontri, sguardi, persone ed immagini…e soprattutto grazie a sé e al coraggio di aver seguito il suo cuore, grazie alla fiducia in se stessa. Perché è proprio questo che trova a Gaia Terra: la possibilità di esprimersi per come davvero è, di crescere, di contribuire a un progetto in cui crede e dove si sente corrisposta nei suoi valori.