Laboratorio di Danza Contact Improvisation aperto a tutti – dai 6 anni in su. 16.30-18.30
Durata 2 ore circa con una pausa di 10 min.
La Contact Improvisation è una danza di improvvisazione che nasce dal contatto. Il tocco è il punto di partenza da cui si sviluppa il movimento per arrivare infine alla creazione. Ognuno può danzare, esplorando e imparando a conoscere i propri limiti e le proprie forme. E’ una danza che si basa sull’ascolto e sulla voglia di condividere, e che crea fiducia reciproca e profondo scambio tra le persone.
Il laboratorio mira a creare una connessione sia a livello sensoriale sia vibrazionale. I corpi sottili dell’uomo sono parti del corpo umano invisibili ai sensi. Hanno a che fare con il nostro calore, con l’energia vitale, con le emozioni, con i fluidi e con le memorie che il nostro corpo conserva.
Durante l’incontro si alterneranno momenti di rilassamento e momenti di movimento, in accordo e rispetto dei tempi energetici del gruppo. L’obiettivo principale del lavoro è quello di creare una connessione profonda tra i partecipanti rispetto al proprio corpo, al corpo degli altri e allo spazio circostante. Si entrerà nella danza in modo fisico, energetico, sensoriale, creativo, cercando gli strumenti e la libertà sufficienti per entrare nella fluidità di una danza che che si crea al momento, che si crea insieme. I partecipanti verranno invitati a sperimentare da soli, in coppia o in gruppo quali sono i confini del proprio corpo, di quello degli altri, e come entrare in ascolto nel migliore dei modi.
Al termine del laboratorio i membri del gruppo Contact Improvisation Venezia offriranno al pubblico una breve performance di improvvisazione nata dal lavoro di ascolto e creazione di gruppo.
La Contact Improvisation è una danza di improvvisazione che nasce dal contatto. Il tocco è il punto di partenza da cui si sviluppa il movimento per arrivare infine alla creazione. Ognuno può danzare, esplorando e imparando a conoscere i propri limiti e le proprie forme. E’ una danza che si basa sull’ascolto e sulla voglia di condividere, e che crea fiducia reciproca e profondo scambio tra le persone.
Il laboratorio mira a creare una connessione sia a livello sensoriale sia vibrazionale. I corpi sottili dell’uomo sono parti del corpo umano invisibili ai sensi. Hanno a che fare con il nostro calore, con l’energia vitale, con le emozioni, con i fluidi e con le memorie che il nostro corpo conserva.
Durante l’incontro si alterneranno momenti di rilassamento e momenti di movimento, in accordo e rispetto dei tempi energetici del gruppo. L’obiettivo principale del lavoro è quello di creare una connessione profonda tra i partecipanti rispetto al proprio corpo, al corpo degli altri e allo spazio circostante. Si entrerà nella danza in modo fisico, energetico, sensoriale, creativo, cercando gli strumenti e la libertà sufficienti per entrare nella fluidità di una danza che che si crea al momento, che si crea insieme. I partecipanti verranno invitati a sperimentare da soli, in coppia o in gruppo quali sono i confini del proprio corpo, di quello degli altri, e come entrare in ascolto nel migliore dei modi.
Al termine del laboratorio i membri del gruppo Contact Improvisation Venezia offriranno al pubblico una breve performance di improvvisazione nata dal lavoro di ascolto e creazione di gruppo.
SPETTACOLO, ORE 19.00
STORMO
Nello stormo il gruppo si riconosce.
Come gli uccelli nell’aria o come pesci nell’acqua.
Nello stormo il gruppo si riconosce.
Come gli uccelli nell’aria o come pesci nell’acqua.
Il gruppo, in una pratica costante, ha messo in relazione un linguaggio gestuale con una modalità di ascolto che, come nelle leggi della fisica, si può chiamare “mettersi in fase”.
Gesti, che sono le parole da utilizzare per creare frasi, discorsi, partiture di scrittura di scena che si stringono in una connessione costante con lo spazio e il tempo.
I performer, nella continua ricerca di pratiche che facciano parlare il corpo, acquisiscono la capacità mettersi in dialogo nell’improvvisazione.
Tecniche di danza contemporanea, teatro fisico, danza butoh e danza contact vengono mescolate per allenare il corpo ad avere sempre pronto un vocabolario che è quello condiviso da Stormo.
Mettersi in fase, appunto, significa riuscire ad interagire sempre con elementi differenti, in un dialogo che viene costruito grazie alla sovrapposizione di scelte personali che vengono accolte dal gruppo, trasformate nel momento e ampliate fino a farle diventare un racconto estemporaneo.
Gesti, che sono le parole da utilizzare per creare frasi, discorsi, partiture di scrittura di scena che si stringono in una connessione costante con lo spazio e il tempo.
I performer, nella continua ricerca di pratiche che facciano parlare il corpo, acquisiscono la capacità mettersi in dialogo nell’improvvisazione.
Tecniche di danza contemporanea, teatro fisico, danza butoh e danza contact vengono mescolate per allenare il corpo ad avere sempre pronto un vocabolario che è quello condiviso da Stormo.
Mettersi in fase, appunto, significa riuscire ad interagire sempre con elementi differenti, in un dialogo che viene costruito grazie alla sovrapposizione di scelte personali che vengono accolte dal gruppo, trasformate nel momento e ampliate fino a farle diventare un racconto estemporaneo.
Coreografia: Carla Marazzato
In scena: Alessandra Grieco, Alvise Gioli, Annapaola Passarini, Arianna Favaretto, Beatrice Di Fonzo, Benedetta Giammarco, Elena Castagnetti, Federica Chiuch, Ilaria Foroni, Laura Taddeo, Leo Castelli, Luca Bellato, Valentina Rotta, Vittorio Tommasi.
In scena: Alessandra Grieco, Alvise Gioli, Annapaola Passarini, Arianna Favaretto, Beatrice Di Fonzo, Benedetta Giammarco, Elena Castagnetti, Federica Chiuch, Ilaria Foroni, Laura Taddeo, Leo Castelli, Luca Bellato, Valentina Rotta, Vittorio Tommasi.
Durata 30 min
Musiche The four season recomposed by Max Richter