Fermentiamo con Carmen Ruello

Programma delle due giornate:

1) Fermentati nella Fitoterapia
• Piante medicinali;
• Principi attivi;
• Azione farmacodinamica;
• Interazione tra le piante;
• Tecniche di estrazione;
• Estrazione idroenzimatica;
• Fermentoestrazione;
• Acetoliti e Fervidoliti.
Laboratorio pratico:
FerVìda di melograni (melograni interi)
Preparato per la Gola (erisimo, mirra, chiodi di garofano, menta)
“Vaccino” Antinfluenzale (succo di sambuco, cistus incanus, Origano fiori Cannella, Chiodi garofano, liquirizia)
2) Fitocosmesi
• La Fitocosmesi: lineamenti e fini ;
• Costituenti della Fitocosmesi;
• Sostanze Funzionali e Azione Cosmetica;
• Eccipienti, Additivi, Profumi, Conservanti, Emulsionanti nei prodotti
reperibili sul mercato;
• Fitocosmesi Probiotica;
• La formulazione “Viva e Commestibile”.
Laboratorio pratico:
Preparazione Crema Base
Preparazione Dentifricio
Preparazione detergente corpo/capelli
Preparazione Deodorante

Perché fare questo seminario.

“Le medicine che assumiamo ogni giorno sono prodotte in stabilimenti lontani e spesso privi di controlli stringenti. Così si possono offrire prezzi bassi ai pazienti e fare anche un buon margine di profitto. Ma a forza di tagliare i costi, in alcuni casi il farmaco può venir fuori contaminato da impurezze” (Report, puntata del 28/10/2019 successiva al ritiro del farmaco Valtarsan).
Una sentenza del tribunale dell’Oklahoma ha condannato la multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson a risarcire oltre 500 milioni di dollari per fare fronte alla «epidemia di oppioidi» nel sistema sanitario degli Stati Uniti; questa sentenza si aggiunge allo scandalo del “talco per bambini” sempre protagonista la multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson accusata di aver provocato decine di migliaia di casi di cancro negli Stati Uniti e in Canada, a causa di una contaminazione con l’amianto. Dopo dieci anni di battagli legali, il colosso statunitense ha proposto di risarcire, con 8,9 miliardi di dollari, le 70mila persone, tra sopravvissuti e familiari delle vittime, che hanno fatto causa all’azienda. Numerose sentenze negli ultimi anni hanno posto sotto i riflettori l’urgenza di un percorso di affrancamento (almeno parziale) dal sistema sanitario e dalla grande distribuzione e di riappropriazione dei nostri corpi attraverso la creazione di opportunità di conoscenza che mirino a raggiungere l’autogestione della salute e l’autoproduzione dei prodotti cosmetici.
Attraverso la fermentazione è possibile autoprodurre i nostri cosmetici,detergenti, alimenti salutari, probiotici e persino “farmaci” sicuri e privi di
effetti collaterali!
Diventa sempre più urgente provvedere a noi stessi ed alle nostre comunità resilienti in modo autonomo e sicuro, scegliendo le piante medicinali in luoghi incontaminati, oppure coltivandole in modo “biologico”, o comunque lontano da centri urbani e poli industriali.
I principi attivi vegetali sono efficaci ed economici e attraverso la fermentazione molti di essi diventano biodisponibili e conservabili per anni come nella pianta fresca.
L’industria è insensibile alle sorti degli uomini e pur di innalzare i profitti mette a rischio la vita di milioni di persone in tutto il mondo…Così si producono medicine in stabilimenti situati in paesi lontani e spesso privi di qualsivoglia controllo sulla sicurezza. Produzione a prezzi sempre più bassi e margini di profitto sempre più alti a
scapito dei pazienti. E a forza di tagliare i costi i farmaci finiscono con l’essere contaminati da virus, metalli, sostanze chimiche tossiche o addirittura cancerogene.
Ma la Fermentazione è anche una metafora esistenziale.
Possiamo scegliere di allearci ancora una volta con i Microrganismi, utilizzare le fermentazioni per soddisfare i nostri bisogni quotidiani senza danneggiare gli ecosistemi, possiamo curarci quando siamo malati e prevenire le patologie del futuro.
E soprattutto possiamo imparare da loro il linguaggio della Cooperazione:
dove il tuo bene è anche il mio bene, dove se illumino la tua strada illuminerò anche la mia, dove tutti siamo cellule dello stesso corpo!
Dove il profitto che elude tragicamente il rispetto della VITA sarà per sempre relegato nella discarica della Storia.
E dove non ci sarà più posto per lo sciacallaggio e la speculazione.
Due giornate di corso intensivo per apprendere tutti i “segreti” del Regno delle Monere, per imparare ad autoprodurre detergenti per corpo e capelli, dentifrici, creme per il viso, antibiotici, vitamine e ogni sorta di “farmaco” naturale per le patologie che affliggono l’umanità.

Biografia

Carmen Ruello
Laureata in Biologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Messina, Corso di Laurea in Scienze Biologiche, indirizzo Biomolecolare, nel 1998. Nel 1999 partecipa ad un Corso tenuto dal dott. Heinrich Kremer a Bologna sulle Malattie Degenarative e sul ruolo dello Stress Ossidativo, che rappresenta il punto di svolta del suo percorso personale e professionale. Da quel momento in avanti i suoi studi e la sua ricerca si orientano completamente verso le Medicine non convenzionali.
Studia Botanica Farmaceutica, Farmacognosia, Fitoterapia, Etnobotanica, Medicina Psicosomatica e prende parte attivamente al Movimento di Critica alla Medicina Ufficiale operante in Italia a cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del 2000, dove ha modo di confrontarsi con il variegato mondo delle Associazioni italiane ed europee che muovevano allora i primi passi lungo la via dell’opposizione alle vaccinazioni, alla vivisezione, all’espianto degli organi, all’abuso psichiatrico, alla medicalizzazione forzata della nascita ed in generale della vita, operando al contempo come volontaria nell’ambito del Telefono Viola di Messina.
Gli studi sull’Alimentazione e le Disbiosi Intestinali la porteranno a occuparsi di Malattie Autoimmuni secondo un approccio non convenzionale, legato al cambiamento delle scelte alimentari e all’implementazione dei probiotici da fermentazione spontanea. Dal 2004 al 2016 implementa la sua formazione attraverso stages con eminenti professionisti italiani nel campo delle discipline mediche non convenzionali. Nel 2014 fonda la nuova Disciplina Naturale “Fitoterapia Alimentare” derivata dall’interconnessione delle preesistenti discipline Fitoterapia, Farmacognosia, Fitoalimurgia, EtnoBotanica e Alimentazione Vegana.
Nel 2016 crea le formule e realizza i prototipi della Linea FitoCosmetica Cruelty-free “Viva e Commestibile”. Co-fondatrice dell’Associazione Culturale: “Jalakam Rete Ecosofica Messina” di cui è Direttore Scientifico.
Dal 2010 esercita liberamente la professione di Biologa ad approccio Sistemico, offrendo la sua consulenza e occupandosi di promuovere Conferenze, Corsi e Laboratori su diverse tematiche inerenti la salute umana e del pianeta:
• Ecologia Microbica;
• Chimica delle Fermentazioni;
• Batteriologia;
• Fitoterapia;
• Microbioma;
• Disbiosi;
Patologie Autoimmuni;
• Cucina Fitoterapica;
• Concepimento Olistico.