Settembre è stato un mese impegnativo per “Gaia Terra” che ha ospitato uno Youth
Exchange e partecipato come partner ad altri 2 progetti Erasmus+.
In questo breve articolo voglio raccontare l’esperienza vissuta nello Youth Exchange “From
Grey to Green” che si è svolto in Slovenia tra il 3 ed il 10 settembre.
Organizzato dall’associazione “Veles”, in collaborazione con “Yes to sustainability” e “Movit”,
ospitato presso la fattoria “Metta Metta”, a Frankolovo (Slovenia). Gaia Terra in questo
progetto ha avuto il piacere di partecipare come partner sender, selezionando 4 candidati ed
uno Youth Leader italiani.
Nel pieno spirito che contraddistingue gli scambi giovanili europei in questo progetto hanno
collaborato diverse nazioni (Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Spagna).
La partnership è stata piacevole, attiva e produttiva. Nei pochi mesi prima dello scambio
l’eccitazione tra gli organizzatori e gli Youth Leader ha permesso di creare diverse attività
che sono poi state presentate e svolte insieme ai 25 giovani partecipanti al progetto.Lo Youth Exchange
Appena arrivati a Metta Metta era gia’ famiglia!
La struttura ospitante ci ha accolto con entusiasmo. Ci siamo trovati immersi nella natura
delle montagne slovene, ospiti di questa piccola realtà contadina ed ecologica, una delle
prime case di paglia costruite in Slovenia con un fienile ristrutturato ed attrezzato ad ospitare
eventi come il nostro. La cucina vegana: TOP!!
Trovarsi con gli organizzatori e con gli Youth Leaders è stato intesa dal primo momento,
come se avessimo collaborato da sempre.
Ma veniamo al sodo!
Le giornate si sono susseguite introducendo i partecipanti ad attività di servizio e di vita
quotidiana, energizzers, varie attività di gruppo e team building, di dibattito e condivisione di
conoscenze.
La fattoria ha permesso di metterci in gioco e fare esperienza in alcuni importanti aspetti
pratici di una vita più ecologica e sostenibile: orti sinergici, compost toilet, cucina vegana,
bio-costruzioni. Pratiche semplici ma di grande impatto (per esempio come utilizzare il calore
creato da una compost toilette per scaldare l’acqua della doccia, quale utilità hanno le aiuole
rialzate in orto, ecc.).
Le attività di gruppo e di condivisione delle conoscenze hanno visto protagonisti i singoli
gruppi nazionali. In giorni diversi ciascuna nazione si è alternata a guidare e coinvolgere i
giovani a partecipare attivamente ed apprendere in modalità non-formale e divertente una
delle 4 dimensioni della sostenibilità: economica, culturale, sociale ed ecologica.
Durante le serate ed il tempo libero abbiamo vissuto delle piacevoli attività di gruppo:
passeggiate, balli, musica, canti e giochi per rilassarci e permettere ai partecipanti di
interagire e conoscersi meglio.
Una delle giornate è stata passata a Veles, una realtà ecologica non lontana da Metta. Veles
è stata interessante soprattutto per la bellezza del posto, degli orti e la ricchezza tecnica e
culturale racchiusa nelle diverse tecniche di bioedilizia utilizzate per ristrutturare gli edifici
della proprietà.
Grande importanza ha avuto la convivenza ed il tempo passato insieme tra giovani di
diverse nazioni e culture. Nell’arco di una settimana abbiamo creato una piccola comunità,
uno spazio sicuro dove condividere momenti piacevoli e meno piacevoli, ma sempre con
attenzione all’ascolto, mantenendo un’atmosfera inclusiva e di cura gli uni verso gli altri.
Da parte mia è immensa la gratitudine ai programmi Erasmus+ ed alle opportunità che gli
Youth Exchange, interamente finanziati dalla comunità europea, offrono a giovani ed
organizzazioni di diffondere i valori europei!
Non è sempre facile rispondere alla domanda “che cos’è un Ecovillaggio?”, da parte di chi
non ne ha mai sentito parlare e l’impressione a volte è quella di vivere in luoghi nascosti e
contraddittori. Quest’esperienza invece mi ha dato forza ed entusiasmo nel vedere e
riconoscere quante realtà simili a Gaia terra stiano prendendo forma. Benché siano realtà
molto diverse fra loro sono spesso tutte legate da un forte desiderio di vivere in armonia con
l’ambiente circostante, ma soprattutto una grande attenzione e cura alle relazioni umane,
proprio quelle che ci hanno permesso di vivere dei giorni indimenticabili al campo.Sono già passate quattro generazioni da quando l’Europa e i suoi cittadini cercano nuove vie
e strade per una collaborazione armoniosa in diversi campi del vivere. Durante questi giorni
ho visto collaborare associazioni e Youth Leader provenienti da tanti paesi diversi e tutti uniti
dal desiderio di contribuire alla costruzione di una nuova Europa, la nostra Europa, che noi
vediamo più verde e resiliente. Una nuova cultura europea, più consapevole e connessa a
livello umano.
Concludo riportando il pensiero di uno dei partecipanti:
For me it was, above all, a reconnection with my own body and emotions: the feeling of
the earth and the grass under my bare feet, the warmth of many hugs, and the joy of
countless spontaneous smiles. I will always cherish the connections with the amazing
people I met through this youth exchange, and I am looking forward to many more of such
enriching experiences”.
Ci vediamo al prossimo progetto Erasmus+,
Dani
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