Walden – Vita nel bosco
lettura integrale senza interruzioni dal mattino al tramonto
a cura
di Bruno Crucitti
“Sotto un governo che incarcera ingiustamente,
il carcere è anche il vero posto dell’uomo giusto”
H. D. Thoreau
QUANDO: domenica 27 maggio dalle 9 al tramonto
DOVE: Gaia Terra, via Petrarca 45, Flambruzzo – Rivignano (Udine)
COSTI: si chiede una donazione libera e consapevole
COSA TROVATE: un pasto leggero per il pranzo e da bere, materassi a terra e sedie, silenzio e una voce narrante..
Un libro la cui attualità è talmente sorprendente da rasentare la fantascienza
“Non ci si può fidare, senza prove, di alcun modo di pensare o di fare, per quanto antico” . Molti hanno visto il film del 2007 Into the Wilde –Nelle terre selvagge di Sean Penn che ha riproposto in pellicola il libro scritto nel 1996 dall’alpinista Jon Krakauer Nelle terre estreme, ma pochi sanno forse che dietro a quella storia si nasconde, senza volerlo, un autore, Henry David Thoreau, un libro Walden-Vita nel bosco pubblicato a Boston nel 1854.
Darà vita con Ralph Waldo Emerson e Nathaniel Hawthorne al transcendentalismo che partendo da Kant esalta il rapporto dell’individuo con la natura e la società.
“Costruisciti un mondo tutto tuo” è il motto di R. W. Emerson in Nature del 1836, e Walden così farà, da un lato con la disobbedienza civile, aveva lasciato l’insegnamento rifiutandosi di adottare le punizioni corporali e poi ancora di pagare l’imposta per finanziare la guerra in Messico preferendo la prigione, e dall’altro portando all’estremo il suo rapporto con la natura andando a vivere per due anni in un bosco di fronte al lago Walden dopo essersi costruito un rifugio e tenendo il prezioso diario che diverrà Walden-Vita nel bosco.
Un libro da leggere ininterrottamente
Tutto è iniziato alle nove di giovedì 21 aprile del 2016 quando ho iniziato a leggere il libro dei libri Don Chisciotte della Mancia avrebbe terminato la lettura alle 5,43 del sabato successivo. Il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma aveva accettato la folle proposta dell’attore che coinvolgendo circa 60 persone, nell’immensa solitudine del teatro Alessandro Blasetti del Centro ha affrontato in diretta streaming la lettura integrale e senza interruzione del primo romanzo della storia moderna in occasione del 400° anniversario della morte dell’autore.
La resilienza della pagina scritta
La riflessione che ha portato Bruno Crucitti, come si può evincere dalle varie interviste rilasciate prima dell’eccezionale evento, è che non ci si deve mai sentire sconfitti, ognuno può e deve con i propri strumenti, la propria professione, continuare a resistere, contribuire ad un mondo migliore anche quando le condizione intorno sono avverse, la fatica del proprio lavoro va posta a servizio dei propri ideali ed allora si superano i propri limiti.
Resistere, continuare a sognare.
“Costruisciti un mondo tutto tuo” allora non vuol dire fuggire dalla società, dall’omologazione, dal pensiero che se non segui ciò che ti vien suggerito dalla “saggezza”, dalla “opportunità”, dalla convenienza sei un asociale, un egoista un narcisista. Continuare a sognare può significare concretamente proteggere la propria unicità e questo non è facile, è molto faticoso, far ciò che piace è molto più faticoso che far ciò che si deve, perché di questo parla Thoreau si può davvero cambiare il mondo e non abbandonare.
Bruno Crucitti
Nato a Messina, vive a Roma. Poco prima di laurearsi in Psicologia presso l’Università di Padova, inizia l’attività teatrale diplomandosi nel 1985 presso la Scuola Regionale di Teatro diretta da Checco Rissone e Arnoldo Foà. Si è in seguito laureato in Lettere e Filosofia-Storia del Teatro e dello Spettacolo, all’Università la Sapienza di Roma, ha studiato drammaturgia con Dacia Maraini e partecipato al XIII corso di perfezionamento per sceneggiatori Script-RAI.
Attore, autore, regista, ha lavorato con Dario Fo, Gianfranco De Bosio, Giancarlo Sbragia, Carla Gravina, Regina Bianchi, Enrico Maria Salerno, Franco Zeffirelli, Flavio Bucci, Arnoldo Foà, Massimo Ghini, Paolo Bonacelli.
Tra il 21 e il 23 di aprile 2016, per i quattrocento anni della morte di M. de Cervantes ha realizzato Don Chisciotte Solo, performance di 45 ore in diretta streaming dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con il patrocinio dell’UNESCO e dell’Istituto Cervantes.
Con l’Università ROMATRE ha realizzato il progetto scientifico-divulgativo La luna come non l’avete mai sentita.
Con Rai Cultura ha realizzato in diretta streaming la lettura integrale di Porte aperte di Leonardo Sciascia.
Presso l’Accademia Filarmonica di Roma a giugno debutterà il suo nuovo spettacolo Questo Tumulto di vita-la musica nell’officina creativa di Pirandello.